Capitolo DUE: Come consacrare, i canti di invocazione
Legamenti d’amore come consacrare il materiale e gli attrezzi
Legamenti d’amore di magia celtica: Secondo capitolo.
Come consacrare gli attrezzi per i rituali
Non è necessario consacrare gli elementi di uso quotidiano del vostro altare; dovete invece consacrare gli altri oggetti menzionati in precedenza al primo capitolo che vi serviranno durante i rituali.
Per fare questo, dovete per prima cosa accertarvi di avere i vostri oggetti a portata di mano, sul vostro altare se dimenticate qualcosa, pazienza! consacrerete un’altra volta l’oggetto dimenticato, perché non dovete più lasciare il vostro spazio di lavoro a partire dal momento in cui avrete iniziato il rituale di consacrazione.
Il rituale di consacrazione è semplice, ma deve essere seguito rigorosamente. Prendete l’oggetto da consacrare nelle vostre mani, alzatelo al di sopra della vostra testa per presentarlo agli dèi e alle dee che avete scelto di onorare (se non avete scelto una o alcune divinità in particolare, consacrate i vostri oggetti agli archetipi, vale a dire “alla grande dea della terra e al suo consorte”). In seguito procedete con gli elementi, cospargete leggermente l’oggetto con il sale dicendo:
“Consacro questo oggetto
(menzionatelo) con il sale della terra”.
Proseguite con un po’ d’acqua, dicendo:
“Consacro questo oggetto
con l’acqua del cielo e dei fiumi”.
Accendete una candela e poi avvicinate il vostro attrezzo alla fiamma, senza che la tocchi (e senza scottarvi), dicendo:
“Consacro questo strumento con il fuoco sacro”.
Terminate passando il vostro utensile attraverso il fumo di un incenso di olibano e pronunciando le parole seguenti:
“Consacro questo oggetto con l’aria profumata”.
Come vedete, è molto semplice e facile. Quando praticate questo rituale, concentratevi però sul carattere sacro dei gesti che fate, poiché sono gesti antichi: pensate a tutte le persone che li hanno compiuti prima di voi e sentite la loro presenza, il loro amore.
Quando vi impegnate in questa pratica non dimenticate che state seguendo una tradizione ancestrale. Dovete percepire (non necessariamente la prima volta, ma con il trascorrere del tempo e continuando a fare le vostre esperienze personali) l’energia dei secoli passare attraverso di voi e la benevolenza di tutti coloro che hanno condiviso e condividono questa sacra energia. Prima di iniziare questo rituale, munitevi di una candela bianca, di un incenso neutro, di una ciotola d’ acqua e una di sale.
Il cerchio magico
Le fondamenta di ogni rituale o di ogni celebrazione del sabba è il cerchio magico. Dovete quindi tracciare il vostro, cioè, in altre parole, creare il vostro ambiente incantato per concentrare in esso le energie positive ed evitare che si disperdano in ogni direzione.
Quando tracciate il vostro cerchio, costruite in qualche modo una bolla di energia che circonda completamente il perimetro tracciato un po’ come quei campi di energia che ci presentano in Star Trek.
Potete visualizzare questa energia come una luce azzurra che circonda completamente il vostro santuario, il vostro altare se preferite (una nota: posizionate l’altare in modo da poter circolare dietro di esso e, se siete in compagnia di altre persone, in modo che possa no circondarlo).
L’ampiezza del cerchio che traccerete dipende naturalmente dal numero delle persone che partecipano alla cerimonia, poiché è importante non spezzare il cerchio durante il rituale, tracciatelo abbastanza ampio affinché le persone possano circolare liberamente; se siete soli, un cerchio di 2 o 3 metri di diametro è più che sufficiente.
La prima volta che tracciate il vostro cerchio, dovete farlo con il vostro dito, poiché il vostro coltello (o athame o daga) non è ancora consacrato. Percorrete il perimetro del cerchio per tre volte, immaginando che una luce dorata si frapponga tra voi e il resto della casa. Non dovete dire nulla per il momento, accontentatevi di definire il contorno del vostro ambiente.
Una volta che avrete compiuto questi tre giri, ponetevi di fronte al vostro altare e prendete la ciotola con il sale tra le mani, girandovi verso nord.
Partendo dal nord girate ancora una volta intorno al vostro cerchio, pronunciando questa volta le parole:
“Con il sale della terra
consacro questo cerchio”.
Ritornate di fronte all’altare e, prendendo il recipiente dell’acqua, giratevi verso est; partendo da questo punto, girate intorno al cerchio pronunciando queste parole:
“Con l’acqua del cielo e dei fiumi
consacro questo cerchio”.
Una volta ritornati al punto dal quale eravate partiti, accendete la candela e girate intorno al cerchio di nuovo, dicendo questa volta:
“Con il fuoco sacro consacro questo cerchio”.
Ritornati ancora una volta al punto di partenza, accendete l’incenso e girate ancora intorno al cerchio per l’ultima volta dicendo:
“Consacro questo cerchio con l’aria profumata.”.
Ecco fatto: avete tracciato il vostro primo cerchio magico, avete creato un ambiente benefico dove nessuna energia negativa può entrare né toccarvi.
È bene tenere presente che, se praticate questi rituali con più persone e qualcuno nel vostro gruppo è particolarmente negativo, questi non potrà restare a lungo nel cerchio e dovrà uscirne. In tal caso, non dovrete far altro che tagliare simbolicamente il cerchio per farlo passare e poi richiuderlo con la vostra mano: immaginate che si tratti di una gigantesca chiusura lampo!
Chiudere il cerchio
Quando avrete terminato il vostro rituale, dovrete chiudere (in termini magici: “bandire”) il vostro cerchio magico. È una questione di “etichetta”, di rispetto per l’energia cosmica. Invece di lasciare che questa energia si disperda continuando ad attraversare il cerchio, in questo modo la rinviate rispettosamente verso il Cosmo, ringraziando gli elementi e l’Universo per i loro doni.
Prendetevi dunque qualche istante per ringraziare le entità presenti e percorrete lentamente il perimetro del vostro cerchio dicendo:
“Ringrazio l’Universo per questo cerchio
e rimando questa energia nel luogo
da cui essa proviene.
Tutto ora è come prima”.
I canti di invocazione
I canti celtici che vi presento in questo capitolo costituiscono già di per sé dei piccoli rituali che servono a chiedere l’intercessione delle divinità. Poiché ognuna delle divinità opera nel suo universo particolare, è importante conoscere i differenti canti d’invocazione, in altre parole è importante sapere rivolgersi alle giuste divinità recitando le giuste invocazioni. Così, poiché certe divinità influenzano diversi campi, studiando ogni canto sarete in grado di scoprire vari usi per ogni gruppo di entità sottili allo scopo di ampliare l’orizzonte delle vostre pratiche.
Anche se siete tra coloro definiti “stonati”, proverete certamente piacere intonando questi canti; noterete tra l’altro che possono rivelarsi un modo eccellente per iniziare un rituale calandovi in un’atmosfera propizia.
Canto per la Madre Terra
Ingredienti o accessori
• bacchetta magica
• coltello consacrato
Rituale e canto
Quando ci si appella ai poteri della Madre Terra, ci sono due metodi differenti a seconda del tipo di aiuto che si desidera ricevere. In primo luogo si può usare la bacchetta magica per invocare l’aspetto della madre consolatrice, che ci culla tra le sue braccia rispondendo alle richieste di una dolce grazia; oppure, in secondo luogo, se il bisogno si riferisce piuttosto alla protezione, si può usare il coltello magico (o athame o daga) per stimolare il lato protettivo della Madre Terra, il suo aspetto di guardiana pronta a difendere i suoi piccoli.
Con la bacchetta si intonerà questo canto:
“Madre consolatrice,
che ci culli tra le tue braccia incrociate,
sono da sempre tuo figlio,
ti chiedo di proteggermi dal male.
“Donami 1’ispirazione
quando sono nel mondo dei sogni.
“Concedimi la chiave
per aprire le porte, che vi possa penetrare.
“Cara Madre, Grande Madre Terra,
accorri in mio aiuto”.
Con il coltello si intonerà invece questo canto:
“Cara Madre, guardiana dei tuoi figli.
mi rivolgo a te e chiedo
la tua nobile protezione.
“Qualcuno mi è ostile in pensieri,
parole ed azioni:
“Che i loro sforzi diventino sterili,
che il loro male ritorni nelle basse sfere
dalle quali proviene. “Grande Madre,
tu che proteggi senza tregua i tuoi figli,
ti chiedo e accetto
la tua protezione da subito”
Canto per le divinità solari
Ingredienti o accessori
• bacchetta
Rituale e canto
Con l’aiuto della vostra bacchetta magica (o, se non la possedete, con il dito indice della mano destra), tracciate un cerchio tutt’intorno a voi nel senso del Sole (senso orario) e visualizzate questo cerchio nel modo più preciso che potete. Poi, alzate la bacchetta (o la vostra mano destra) in segno di saluto alle forze solari e ripetete questo canto nove volte:
“Sole potente, Sole d’oro,
oh Sole ed entità della luce,
ascoltate le mie richieste di potenza e di grazia,
e accorrete qui dallo spazio.
“Illuminate i grandi misteri,
concedetemi grandi favori.
“Colmate la mia vita di gioie di amore
e di un destino colmo di felicità.
“Divinità luminose onnipotenti,
guidatemi verso un nobile destino,
fate di me un ricettacolo di luce,
“Lo desidero con tutta la mia anima;
questa è la mia preghiera”.
Proseguite poi con una meditazione profonda; dimorate nel silenzio per qualche tempo mentre ricevete la benedizione delle entità solari.
Canto per le divinità lunari
Ingredienti o accessori
• oggetto di divinazione
• coppa di vino bianco
• due candele color argento
• coltello consacrato
Rituale e canto
Preparate sul vostro altare due candele color argento, una coppa di vino bianco e un “oggetto” di divinazione (si può trattare di tarocchi, un gioco di rune, un calderone riempito d’acqua, ecc.). Quindi tracciate un cerchio magico nel vostro luogo di lavoro, intorno all’altare, con il vostro coltello magico (o con il dito indice della mano destra). Poi disegnate nell’aria tre cerchi, sempre con il vostro coltello (o con il dito indice), intorno ai vostri oggetti divinatori e dite per tre volte:
“Dama lunare incantata,
“Cacciatrice argentata,
“Padrona dei misteri e del futuro,
“Accordami la conoscenza,
“Per predire il futuro con precisione”.
Alzate la coppa in segno di saluto alle divinità lunari, poi bevete un sorso di vino dicendo: “Uno per la magia”; prendetene un altro piccolo sorso e proseguite: “Uno per la potenza”; bevetene un terzo sorso e aggiungete: “Uno per ‘vedere’ in quest’istante”.
Riponete la coppa al suo posto sull’altare e mantenete il silenzio per qualche breve istante. Procedete in seguito alla vostra divinazione utilizzando l’oggetto che avete scelto prima di iniziare questa invocazione. Quando avrete finito, con il coltello o con il dito indice battete tre colpi leggeri contro l’altare e dite per tre volte:
“Dama lunare incantata,
“Cacciatrice argentata,
“Padrona dei misteri e del futuro,
“Ti ringrazio
per la tua presenza e le tue istruzioni.
“Guidami ogni volta che la mia mano prenderà
(una carta dei tarocchi, una runa, ecc.)”.
Canto per le divinità terrestri
Ingredienti o accessori
• una candela marrone
• una coppa di vino rosso
• una coppa di latte
• zenzero
• biscotti
Rituale e canto
Preparate il vostro altare con il materiale necessario. Iniziate questo canto di richiamo invocando mentalmente la presenza degli elementali; toccate successivamente lo zenzero, le due coppe ed infine i biscotti dicendo:
“Un dono in cambio di un dono,
un’offerta in cambio di un’offerta.
“Così prescrivono le parole antiche.
“Ecco il mio dono di oggi, ecco la mia offerta”.
Prendete successivamente la coppa di vino e guardate verso est; alzate la coppa in segno di saluto, bevete un sorso e dite:
“Silfidi e Zefiri, sovrani dell’aria,
chiedo la vostra saggezza e la vostra ispirazione”.
Giratevi verso sud. Alzate la coppa in segno di saluto, bevete un sorso e dite:
“Draghi di fuoco e Salamandre, sovrani del fuoco,
vi chiedo l’energia e il cambiamento”.
Giratevi successivamente verso ovest; alzate la coppa in segno di saluto, bevete un sorso e dite:
“Ninfe e Ondine, sovrane dell’acqua,
accordatemi l’amore e sentimenti felici”.
Giratevi infine verso nord, alzate la coppa in segno di saluto, bevete un sorso e dite:
“Nani e Gnomi, sovrani della terra,
vi chiedo prosperità e successo”.
Riponete la coppa al suo posto sull’altare, alzate le braccia al cielo e dite con deferenza:
“Divinità della terra, delle piante e degli animali,
ciò che ho chiesto al piccolo popolo,
ora lo chiedo a voi solennemente:
fatemi dono delle opportunità,
che concretizzino questi desideri,
e accordatemi la saggezza
di impiegare al meglio queste opportunità.
“Aiutatemi a riconoscere la differenza
tra il vero e il falso,
tra l’egocentrismo e le vere aspirazioni.
“Concedetemi una crescita di vita
equilibrata e prosperosa.
“E per questo,
vi offro ogni onore che vi è dovuto”.
Accendete quindi la candela marrone. Mescolate i resti del vino con il latte e aggiungete lo zenzero. Aspergete leggermente il pavimento della vostra stanza di lavoro (sono sufficienti alcune gocce) e uscite all’aria aperta per versare il contenuto della coppa ai piedi di un albero, dove deporrete anche i biscotti come offerta.
Canto per le divinità dell’aldilà
Ingredienti o accessori
• coltello
Rituale e canto
Con il vostro coltello magico in mano concentratevi qualche istante, poi procedete al canto come segue, battendo tre colpi sull’altare:
“Siete voi che donate la vita e la morte,
vostro è il compito di averne cura.
“Non vi è fine a questa vita presente,
perché risorgiamo dalle nostre ceneri,
ma abbiamo bisogno di equilibrio.
“E attraverso la Terra e il Cielo,
ecco ciò che chiedo”.
Picchiate nuovamente per tre volte sull’altare con il coltello e spiegate con parole vostre ciò di cui avete bisogno dalle divinità dell’aldilà. Siate certi di esprimere le vostre richieste in modo chiaro e preciso
Canto per le divinità degli apprendisti
Ingredienti o accessori
• immagine o foto di una farfalla
• tre candele arancioni
• coppa
• ago
Rituale e canto
Disponete sul vostro altare tre candele arancioni formando un triangolo e posizionate al centro una coppa (o un bicchiere qualunque). Davanti al tutto ponete l’immagine o la fotografia di una farfalla. Quando tutto è ben disposto sul vostro altare, prendete una candela e, con un ago, incidetevi il desiderio che volete si concretizzi grazie all’intervento delle divinità degli apprendisti. Ripetete questo procedimento con altri due desideri simili che inciderete sulle altre candele. Terminata questa operazione, portate la coppa o il bicchiere alle labbra e soffiateci dentro dolcemente il nome delle cose che desiderate scompaiano dalla vostra vita e che nuocciono alla vostra realizzazione. Rimettete quindi la coppa al suo posto, ma capovolta per imprigionare ciò che vi avete soffiato all’interno; accendete poi le candele e intonate questo canto battendo sul calice dolcemente per tre volte:
“Ho colmato questa magica coppa
con gli eccessi della mia vita.
“Su questo altare, li ho liberamente versati per voi,
oh divinità degli apprendisti.
“Mutateli in bene e trasformateli
in positivo prima di restituirmeli”.
Battete delicatamente di nuovo tre volte sulla coppa e capovolgetela di nuovo:
“Siate benedetti, tutti voi che accorrete in mio aiuto.
“Tra complici questo patto è ora concluso.
“Le ceneri si trasformano in oro;
il male si dissolve e lascia spazio al bene.
“Divinità degli apprendisti e dell’insegnamento,
da questo istante guidatemi nel cammino della vita”.
Proseguite successivamente con una profonda meditazione, mantenete il silenzio per un istante, poi alzate la coppa in segno di saluto e portatela alle labbra per bere simbolicamente quello che le divinità degli apprendisti vi hanno offerto.
Canto per le divinità creatrici
Ingredienti o accessori
• tre candele bianche
• calderone
• acqua fresca
• incenso d’olibano
Rituale e canto
Accendete tre candele bianche sul vostro altare e disponetele in forma di triangolo, sistemate poi al centro il calderone pieno di acqua fresca. Accendete l’incenso di olibano. Concentratevi qualche istante, poi intonate il canto seguente:
“Aprite le porte della mia mente e della mia vita interiore.
“Svelatemi il passato.
“Aprite le porte della mia mente.
“Possa il mio cammino essere sgombro da ogni
impedimento.
“Inviatemi la luce del vostro fuoco cosmico.
“Rendete il mio cammino un sentiero chiaro e brillante.
“Datemi un segno che questa è la vostra volontà.
“Manifestate la vostra presenza”.
Proseguite poi con una profonda meditazione e in seguito con una divinazione guardando fisso attraverso la superficie dell’acqua nel calderone. Ricordatevi che forse dovrete ripetere questo canto più volte perché le porte della vostra mente si aprano in modo corretto, al fine di percepire i messaggi delle divinità.
Fine SECONDO CAPITOLO – VAI AL TERZO CAPITOLO.
Nel prossimo capitolo troverai: Alberi sacri, il loro aiuto nella pratica della magia, Lista di alberi sacri e il loro potere.
INIZIO ARTCOLO: PRIMO CAPITOLO, Come fare legamenti d’amore, il materiale e gli attrezzi che ti servono
- lista capitoli:
- GUIDA COMPLETA DI COME FARE LEGAMENTI D’AMORE E RITUALI DI OGNI GENERE. IN QUESTO TUTORIAL IMPARERETE LA POTENTISSIMA MAGIA CELTICA. SI CONSIGLIA DI LEGGERE LA GUIDA DAL PRIMO CAPITOLO SENZA SALTARE PER IMPARARE MIGLIORMENTE.
- PRIMO CAPITOLO:Legamenti d’amore di magia Celtica
- SECONDO CAPITOLO:Legamenti d’amore Come consacrare
- TERZO CAPITOLO:Legamenti d’amore gli alberi sacri
- QUARTO CAPITOLO:Il rito dei tre raggi
- QUINTO CAPITOLO:Fiale e pozioni
- SESTO CAPITOLO: Legamenti d’amore capitolo sei,consacrare i luoghi di culto
- SETTIMO CAPITOLO: Legamenti d’amore capitolo sette
- OTTAVO CAPITOLO:Legamenti d’amore capitolo otto
- NONO CAPITOLO:Legamenti d’amore e rituali da indossare: Cosa sono?
- DECIMO CAPITOLO: Rituali Runici, come farli